ANFITEATRO ROMANO
Si stima che nell’antichità questo Anfiteatro potesse accogliere fino a 10.000 spettatori. L’ingresso ai posti comuni era gratuito, e poiché gli spettacoli duravano parecchie ore, a volte giorni, gli spettatori si portavano da casa cibi e bevande.
L’Anfiteatro Romano ad Ancona
Le rappresentazioni più comuni erano i giochi di gladiatori, svolti solitamente da prigionieri o schiavi, ma vi erano anche spettacoli con animali feroci e, più raramente, anche battaglie navali simulate.
Si poteva entrare nell’arena attraverso quattro ingressi: tra questi, la Porta Pompae per i soldati, la Libitinensis, consacrata alla dea che presiedeva il passaggio all’aldilà, destinata all’uscita di morti e feriti, mentre i vincitori e quelli che erano stati graziati uscivano da un’altra porta chiamata Sanavivaria.
L’Anfiteatro Romano venne costruito alla fine del I secolo a.C. sotto Ottaviano Augusto, poi modificato durante l’età traianea; insieme all’Arco di Traiano, rappresentano sicuramente le opere architettoniche di epoca romana più importanti di Ancona.
Sospeso sul mare tra il Colle Guasco e quello dei Cappuccini, la sua forma irregolare sfrutta la pendenza dei due colli per aggrappare le sue imponenti gradinate.
Riscoperto nel 1810,fu portato alla luce con gli scavi della Soprintendenza archeologica delle Marche nel 1930.
Oggi l’Anfiteatro Romano è un luogo suggestivo dove assistere a varie rappresentazioni, dalla musica alla poesia.
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