Stoccafisso all’Anconetana
Stoccafisso all’anconetana: la storia di una tradizione
Lo Stoccafisso all’Anconetana è un piatto antico che viene cucinato, mangiato e amato nella città di Ancona da oltre 500 anni e che ora ha intitolata anche un’Accademia, l’Accademia dello Stoccafisso.
Lo stoccafisso, che ha origini lontane, regna incontrastato nelle tavole della città. Si pensa, infatti, che questo pesce che vive nel Mar Baltico sia arrivato fino a qui grazie ad alcuni mercanti che partirono per mare carichi di spezie e tessuti e che tornarono con un carico di questo prelibato (seppur semplice) pesce.
Oggi esistono molte ricette diverse per cucinare lo stoccafisso, ma quella della tradizione è solo una. Non accade di frequente, infatti, che un piatto conservi così orgogliosamente la sua ricetta originaria che viene tramandata di generazione in generazione da nonne e mamme amorevoli.
Per preparare un buon Stoccafisso all’Anconetana (o anconitana) gli ingredienti da avere a disposizione sono tutti molto semplici.
Stoccafisso all’anconetana: ricetta tradizionale
“Per tradiziò se magna de venerdì”
Acquistate uno stoccafisso di prima qualità e già ammollato. Dopo averlo scolato bene, asciugato e spinato, tagliatelo a pezzi regolari e disponetelo in una pirofila (in cui avrete disposto delle mezze cannucce che eviteranno poi al pesce di aderire al fondo) alternandolo con strati di pomodoro fresco misto a un trito di aglio, carota e prezzemolo. Inumidite ogni strato con olio e terminate con patate tagliate a tocchi piuttosto grossi. Versate ora un bicchiere di vino bianco (e perché no … del Verdicchio!) e ponete la pirofila sul fuoco vivo. Dopo mezz’ora circa di cottura, abbassate il fuoco, coprite la pirofila e continuate
la cottura per 2 ore e mezza senza mai girare gli ingredienti. Il pesce sarà cotto quando saranno cotte le patate. A tavola si versano prima le patate e poi lo stoccafisso, ricco di condimento.
Ora che è tutto pronto … buon appetito!