La sveglia suona presto. Troppo presto. Con la notte bianca al Piano la sera prima svegliarsi alle 6.30 non è esattamente quello che ci vuole in una calda domenica di Settembre.
Ma ormai la prenotazione l’abbiamo fatta e al terzo caffè della mattina, tutto sommato, ti rendi conto che stai andando a fare un’esperienza quantomeno particolare: camminare carponi tra cunicoli e pozzi profondi più di 30 metri con sopra di te 700 metri di montagna … beh, direi niente male.
Le Grotte di Frasassi sono bellissime, quasi meravigliose mi verrebbe da dire, una di quelle cose che almeno una volta nella vita andrebbe vista, specialmente se sono così vicino a casa nostra.
Per informazioni su cosa, come, dove e quando potete leggere questo articolo (in continuo aggiornamento) dove troverete tutto quello che c’è da sapere sulle Grotte di Frasassi, ma torniamo dove eravamo rimasti: suona la sveglia, maledici la sveglia e te stesso per aver pensato di fare una cosa così la Domenica mattina, caffè, sali in macchina, caffè, arrivi a Genga, caffè e siamo dentro alle Grotte.
Ora, se già ci siete stati saprete che ci sono tre percorsi diversi per visitare le Grotte: quello turistico, quello azzurro (un po’ più impegnativo ma comunque semplice) e quello un po’ più lungo e difficile: quello rosso.
Neanche a dirlo, noi impavidi e spavaldi ci eravamo prenotati per quello rosso e così armati di guanti, stivali, caschetto e tuta che neanche i metalmeccanici negli anni ’80, iniziamo il nostro percorso.
Il giro non è niente male, impegnativo, ma non troppo. Ci sono punti dove per forza di cose ti ritrovi quasi a strisciare con i gomiti e se solo provi a alzare un po’ troppo la testa c’è una stalattite dall’alto che ti dà la sveglia, un’altra.
Bellissima anche la prova del silenzio e del buio: ad un certo punto verso la fine si spengono tutte le luci sopra i caschetti (le uniche in quel punto della grotta) e in un attimo … ti ritrovi completamente avvolto dal nulla. Lontano da tutto ciò che è il mondo esterno, neanche una particella di luce arriva così in profondità, provate ad aprire e chiudere gli occhi … non cambia assolutamente niente. Fa quasi impressione.
Finito il giro è quasi ora di pranzo, ci sono diversi ristoranti in zona, casualmente finiamo in una trattoria con il sapore di una volta. Pasta fatta in casa con il tartufo, vino, tiramisù e caffè … 10€ a testa. Una gioia.
Eh insomma, questo è il racconto di una domenica passata a scoprire uno dei luoghi più speciali che ci sono nella nostra zona.
Sulla strada del ritorno in macchina tra un chiacchera e l’altra sui posti che vorremmo visitare e sulle esperienze che vorremo provare ci siamo resi conto che effettivamente anche se l’estate è finita, di cose da fare ad Ancona e dintorni ce ne sono e anche di molto interessanti: quindi non temete, ci siamo messi al lavoro per voi con diverse idee nella testa. Continuate a seguirci e chissà che qualche bella idea e l’ispirazione su come passare i vostri prossimi weekend non venga anche a voi 🙂
G.