LE TREDICI CANNELLE

Dalle 13 Cannelle l’acqua zampilla dalle bocche aperte di 13 fauni e satiri che con lo sguardo furbo, i capelli riccioluti e le orecchie a punta salutano i passanti e i curiosi quasi ridendo.

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Questa è la Fontana del Calamo (dal latino calamus che significa, per l’appunto, canna) ma conosciuta da tutti come la Fontana delle Tredici Cannelle che si trova qui da quando Ancona, o meglio Ankon, era una colonia greca.

La Fontana, distrutta nei primi anni del 1500, fu ricostruita nel 1560 su disegno dell’architetto della facciata della Loggia dei Mercanti, Pellegrino Tibaldi. Incastonati nelle mura medievali della città i fauni e i satiri, dodici di bronzo e uno di pietra bianchissima al centro, facevano sgorgare l’acqua contenuta in una grande cisterna che oggi si può visitare solo in alcune occasioni particolari.

Passate qui davanti e guardate queste tredici maschere negli occhi: vi accorgerete che ognuna ha un’espressione diversa dalle altre. E poi, se ne avete voglia, fermatevi in uno dei tavolini all’aria aperta in questa piccola piazza per un piacevole pranzo o un aperitivo.